Augustine, Aristotle, and Franciscans on lying : A Study on Texts by Francis of Meyronnes and Gerald Odonis

Abstract

Questo articolo studia le discussioni sulla definizione e l’assiologia morale della menzogna da parte di due teologi francescani del XIV secolo, Francesco di Meyronnes e Geraldo Odone, collocate nel contesto più ampio della scolastica tardo medievale in generale e della teologia morale francescana. La dottrina d’Agostino sulla mendacità dominava ampiamente il panorama intellettuale del tardo medioevo, ma i suoi insegnamenti furono messi in discussione dagli schemi definitivi e assiologici alternativi dell’etica Nicomachea d’Aristotele. Sia Meyronnes che Odone, rispettivamente nei loro commentari al Decalogo e all’etica, difesero la definizione agostiniana della menzogna centrata sull’intenzione e la condanna rigorosa della menzogna come peccato e si impegnarono anche a fondo con le argomentazioni d’Aristotele, esplorando la nozione di mendacità, come deviazione dalla media virtuosa, e il concetto di vizio abituale. Presentarono, ciascuno a suo modo, una rilettura aristotelica dei principi fondamentali delle dottrine agostiniane.